Avvocati, studi associati e società di professionisti, come ogni realtà che tratti dati personali, sono tenuti all’adeguamento al Reg. (UE) 2016/679 (“GDPR”), e alla normativa nazionale collegata, ossia innanzitutto al d.lgs. 196/03 (“Codice privacy”).
I bandi di Cassa Forense
Cassa Forense ha pubblicato due bandi che permettono di finanziare l’attività di adeguamento normativo.
Bando n. 4/2025, destinato agli Avvocati rappresentanti di uno Studio per l’esercizio associato o in forma societaria
Che cosa copre il contributo?
Il bando rimborsail 50% delle spese sostenuteper
redazione e/o aggiornamento informative privacy per clienti, dipendenti, collaboratori e fornitori;
implementazione di informativa privacy per il sito web per la gestione dei cookie, dei contatti, della newsletter, ecc.;
redazione e/o revisione di nomine autorizzati al trattamento e relative istruzioni per dipendenti e collaboratori;
predisposizione, revisione e aggiornamento del registro del titolare del trattamento;
stesura di contratti ex art. 28 GDPRtra titolare e responsabili del trattamento;
corsi di formazione interna per i componenti dello studio sulla materia della tutela dei dati.
Quali sono i limiti del finanziamento?
Il contributo, pari al 50% della spesa complessiva al netto dell’IVA, non può:
essere inferiore a € 750,00 – importo minimo
essere superiore a € 5.000,00 – importo massimo
Sono rimborsabili lespese sostenute nel periodo dal 1° settembre 2024 fino al 16 settembre 2025.
Quando presentare domanda?
Le domande possono essere presentate dal 16 luglio 2025 al 30 settembre 2025esclusivamente tramite l’apposita procedura on-line attivata sul sito internet della Cassa www.cassaforense.it, accedendo all’area riservata.
I fondi sono erogatifino ad esaurimentodell’importo complessivo previsto dal bando, secondo tuttavia criteri diversi.
Per il bando destinato ad avvocati e praticanti il criterio di assegnazione è basato sul reddito, con correttivo, in caso di parità, dell’età anagrafica e dell’anzianità di iscrizione alla Cassa, per quello diretto agli studi associati e società di professionisti è basato sul momento di presentazione della domanda, quindi è importante procedere tempestivamente.
Quali sono i requisiti di partecipazione?
Per poter partecipare è necessario:
essere iscritti alla Cassa Forense;
essere in regola con le prescritte comunicazioni reddituali alla Cassa (Modello 5);
essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali;
non aver beneficiato di altre prestazioni erogate tramite bandi a sostegno della professione emanati nel 2025;
non aver beneficiato di rimborso, totale o parziale, per le medesime causali da parte di altri Enti;
non aver percepito analoga prestazione erogata dallo Stato e/o da altri Enti.
Perché aderire?
Il rispetto del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) non è semplicemente un obbligo giuridico sanzionato con rigore, la cui violazione può determinare vaste conseguenze pregiudizievoli, come la pubblicazione di provvedimenti sfavorevoli sul sito del Garante.
E’ anche un’occasione essenziale di governance dei dati e dei processi, specialmente quando l’adeguamento è associato a un’idonea formazione, divenendo così fattore di razionalizzazione dell’attività professionale.
Il contributo della Cassa Forense in definitiva permette di:
mettersi in regola con l’evoluzione della normativa;
ridurre il rischio di sanzioni amministrative (che possono arrivare fino a € 20.000.000 o, per le imprese, fino al 4% del fatturato totale dell’anno precedente);
migliorare l’immagine e l’affidabilità dello studio;
ottenere un risparmio economico concreto, coprendo metà delle spese.
Contattaci!
Le tematiche oggetto dei bandi costituiscono una delle attività di assistenza legale più tipicamente erogate dal nostro studio legale.
Perché sceglierci?
Abbiamo un’esperienza di oltre vent’anni in questa materia;
non ci limitiamo a fornire un corpo di documenti, li costruiamo sulle esigenze del nostro assistito, affiancandolo sul loro corretto utilizzo;
sviluppiamo un’analisi e una mappatura preliminare delle finalità, delle categorie di dati personali, degli interessati, della tipologia di flussi, dell’allocazione dei ruoli privacy. Si tratta di uno strumento prezioso per futuri cicli di aggiornamento;
conosciamo bene le implicazioni di ogni scelta, sia in sede di procedimenti avanti al Garante sia in sede giudiziale;
costruiamo l’adeguamento in chiave europea, valorizzando linee guida e posizioni dell’EDPB e dell’EDPS e tenendo in debito conto il formante della Corte di giustizia e della Corte EDU;
abbiamo una solida esperienza nella formazione, sviluppata attraverso docenze e attività divulgativa.