Come in tutte le precedenti edizioni, anche quest’anno l’avvocato Enrico Pelino è stato tra i relatori invitati al Privacy Symposium, uno degli eventi internazionali più prestigiosi del settore.

Prendendo la parola nel contesto del panel dal titolo “Circonvenzioni artificiali, come tutelare minori e soggetti vulnerabili nell’era dell’IA e del deep fake”, l’avvocato Pelino ha individuato una serie di limiti nella tutela attualmente offerta dalla normativa rispetto alle manipolazioni informative rese possibili dall’AI.
In particolare, le suggestioni artificiali, anche a prescindere da utilizzi malevoli, quali i deepfake, sono connaturate all’intelligenza generativa. Ogni trasformazione è una manipolazione.
Stiamo integrando con sempre maggiore naturalezza ragionamenti artificiali, dunque percorsi logici generati dall’intelligenza artificiale, nella nostra sfera cognitiva. E’ uno sviluppo al tempo stesso seducente e insidioso.
Si va contemporaneamente ampliando la nozione di “soggetti vulnerabili”, perché il disequilibrio informativo ci pone tutti in posizione vulnerabile.
In tale scenario, l’assetto di tutela vigente – costruito ampiamente sul GDPR, in parte sul DSA e, con molti limiti, sull’AI Act – appare insufficiente. Questo il cuore della riflessione del nostro partner di studio.
E’ possibile leggere l’intero intervento in italiano e in inglese al seguente link: AI e manipolazione dei soggetti vulnerabili | LinkedIn.

Moderatrice e co-panelist
Ispirato all’idea di un connubio tra privacy e arte, il Symposium si svolge in alcuni tra i più bei palazzi veneziani, come la Scuola Grande di San Rocco. Il panel sulle “Circonvenzioni artificiali” si è tenuto il 14 maggio 2025 alle 17:30 presso la splendida Aula Magna Ca’ Dolfin dell’Università Ca’ Foscari, affrescata nello stile del Tiepolo.
Ha moderato l’incontro l’avvocato Luisa Di Giacomo, attiva nel settore del contrasto del cyberbullismo. Sono intervenuti quali relatori altresì l’avvocato Massimiliano Nicotra, esperto di sicurezza informatica, l’avvocato Federica De Stefani, cultrice della protezione dei dati personali, la dott.ssa Michela Massimi del Garante per la protezione dei dati personali, la dott.ssa Luana Lavecchia per TikTok, che ha fornito un quadro delle policy di tutela implementate dalla piattaforma.