USA, il professor Jonathan Turley scopre di essere accusato di molestie sessuali da un programma di intelligenza artificiale, ma l’intera vicenda è inventata. Olanda, in centinaia sono esclusi da sussidi statali a causa di algoritmi viziati da bias. Kenya, un tribunale deciderà se la violenza etnica in Tigray è stata fomentata dagli automatismi di amplificazione di Facebook. Italia, migliaia di docenti sono assegnati a sedi sbagliate da un software ministeriale.
Ondate di odio etnico rese virali dalle piattaforme; notizie false create da sistemi di intelligenza artificiale; sottomissione della persona agli algoritmi, nel mondo lavorativo, nell’accesso alle notizie, nella relazione con gli altri.
Viviamo in un’epoca esaltante ma anche sfidante per diritti fondamentali che consideravamo acquisiti. In questo contesto, hanno molta parte le soluzioni tecnologiche che adottiamo per comunicare.
Il diritto come affronta o come insegue questi temi?
Domani sarò relatore su questi argomenti al Secondo convegno internazionale sulla comunicazione presso l’Università degli studi di Teramo.
L’evento, dal titolo “Comunicare: modelli e codici, forme e profili Dai prototipi alle istanze di sostenibilità e innovazione nell’era digitale” è organizzato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università e curato dai professori Christian Corsi e Paolo Coen.
Qui il programma completo delle giornate del 7 e dell’8 novembre 2023.